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Monna Lisa: scoperta una tela nuda della Gioconda, forse è di Leonardo

Monna Vanna, ca 1515. Found in the collection of Musée Condé, Chantilly. Artist : Leonardo da Vinci, (School). (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)

La “gioconda nuda” trasferita in gran segreto nei laboratori del Louvre: forse è di Leonardo

Monna Vanna, ca 1515. Found in the collection of Musée Condé, Chantilly. Artist : Leonardo da Vinci, (School). (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)

Il disegno del Musèe Condè che si pensa sia opera di Leonardo da Vinci, è stato trasferito dal castello francese di Chantilly al Louvre. Qui da oltre un mese è sottoposto a una serie di analisi: riflettografia, raggi infrarossi, luce rasente, radiografia, fluorescenza ai raggi X. Che confermerebbero la mano del genio italiano

PARIGI – Una domanda aleggia da sempre su “La Gioconda nuda” del Musée Condé del castello francese di Chantilly.  E se ci fosse la mano di Leonardo Da Vinci (o della sua bottega) dietro quel piccolo disegno a carboncino con pigmenti bianchi? Per risolvere il mistero, l’opera è stata trasferita in gran segreto nei laboratori del Centre de Recherche et de Restauration des Musées de France, che occupa un’ala del palazzo del Louvre.

La Monna Lisa ‘senza veli’, raffigurata su un doppio foglio incollato di 72 per 54 cm, si trova nei laboratori parigini da circa un mese, rivela il quotidiano “Le Figaro”, dove è stata sottoposta da un gruppo di ricercatori ed esperti ad una serie di analisi: riflettografia, raggi infrarossi, luce rasente, radiografia, fluorescenza ai raggi X. I risultati sono ancora da ufficializzare, ma confermerebbero “la mano di Leonardo da Vinci”, sostiene il quotidiano francese.

Il disegno resterà nei laboratori del Louvre ancora un altro mese e sarà esposto nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista-scienziato del Rinascimento. Il disegno appartiene alla collezione donata nel 1897 da Henri d’Orléans, duca d’Aumale e finora non aveva mai lasciato il Musée Condé di Chantilly.

Le prime analisi con il radiocarbonio, riferisce “Le Figaro”, hanno accertato che il disegno sarebbe databile tra il 1485 e il 1638. Sono rilevati una serie dettagli che confermerebbero che si tratta di un originale e non di una copia, come supposto in passato. I ricercatori del Louvre ritengono plausibile ipotizzare che l’opera di Chantilly sia stata realizzata nella bottega di Leonardo. C’è da accertare se sia anteriore o posteriore alla “Gioconda” del Louvre e se sulla superficie del carboncino ci sia stata anche la mano del genio toscano. Nel mondo esistono circa una ventina di versioni della “Gioconda nuda” del secolo XVI, tra cui quella di Gian Giacomo Caprotti (detto il Salai), allievo di Leonardo.

In effetti, le analogie con la Monna Lisa vestita non mancano: il disegno, spiega il Daily Mail, ha più o meno la stessa dimensione della Gioconda “vestita” e i piccoli fori che si intravedono attorno alla figura potrebbero essere la testimonianza del fatto che il bozzetto – disegnato su carta col carboncino – sia stato utilizzato per tracciare i contorni della figura sulla tela.

Nel mondo esistono una ventina di versioni della Gioconda nuda, tutte databili XVI secolo. Quella al vaglio degli esperti del Louvre, però, potrebbe essere molto più importante delle altre, perché potrebbe svelare un altro mistero relativo alle opere del grande artista rinascimentale.

Fonte: La Repubblica