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17 maggio 1510: muore il pittore Sandro Botticelli

Particolare di Santa Caterina dalla Pala di San Barnaba, 1448 tempera su tavola

Particolare di Santa Caterina dalla Pala di San Barnaba, 1448 tempera su tavola

Sandro Filipepi, detto il Botticelli, nacque a Firenze nel 1445.
La sua formazione avvenne nella bottega di Filippo Lippi; Botticelli produsse opere come la Fortezza e il San Sebastiano nelle quali ha particolare valore l’uso della linea, dando la prevalenza al motivo grafico anzichè cromatico o plastico delle composizioni.
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, il pittore dipinge per Lorenzo di Piero de’ Medici la famosissima Primavera. In questo dipinto Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il ritmo lineare del disegno e la rappresentazione plastica delle forme , il tutto immerso in una luce evanescente e fioca. La stessa atmosfera, lo stesso uso di colori freddi e chiari, si ritrova nella Nascita di Venere.
Tra i due capolavori, la Primavera e la Nascita di Venere, è situato il soggiorno romano dell’artista, durante il quale lavorò, assieme a Cosimo Rosselli, al Ghirlandaio e al Perugino, ad alcuni affreschi nella cappella Sistina, eseguendo i tre riquadri con la Punizione dei ribelli, le Prove di Mosè e le Prove di Cristo.
Verso la fine del secolo il suo stile subisce un mutamento, la sua pittura si fa di carattere sacro probabilmente dovuto all’influenza delle predicazioni di Savonarola. Nel 1495 dipinge la Calunnia, la cui composizione è molto movimentata ed inquadrata entro un’architettura piuttosto fastosa.
Tra le altre opere abbiamo la Natività, La Pietà, l’Annunciazione. Botticelli morì a Firenze il 17 maggio 1510.


Particolare di Santa Caterina dalla Pala di San Barnaba, 1448 tempera su tavola