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Arte

Sandro Botticelli: Nascita di Venere

Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1483-1485 ca. Tempera su tela, 172x278 cm.

Sandro Botticelli: Nascita di Venere

Come la Primavera, la Nascita di Venere presenta problemi sia riguardo la datazione che la destinazione originaria. È eseguita a tempera magra per simulare l’opacità chiara e irreale dell’affresco e presenta evidenti elementi di stilizzazione: i chiaroscuri sono ridotti e la linea si fa più accentuata, con un effetto arcaicizzante.

La dea è rappresentata come Venere pudica, associata all’amore naturale, sospinta da Zefiro abbracciato ad una fanciulla, identificata con Aura o con Cloris. Una delle Ore (o forse la stessa Flora) la accoglie con un manto riccamente fiorito. Alcuni elementi rimandano all’iconografia medicea (le piante di alloro e di arancio).

Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1483-1485 ca. Tempera su tela, 172x278 cm.

Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1483-1485 ca. Tempera su tela, 172×278 cm.



 

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Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1483-1485 ca. Uffizi

Il tema della Nascita di Venere è presente nell’Inferno di Afrodite di Omero e nelle Metamorfosi di Ovidio; Poliziano lo riprende nelle Stanze per la Giostra di Giuliano de’ Medici:

 

Una donzella non con un uman volto
Da’ Zefiri lascivi spinta a proda 
Gir sopra un nicchio; e par che ‘l ciel ne goda.
Vera la schiuma e vero il mar diresti,
  E vero il nicchio e ver soffiar di venti:
 La dea negli occhi folgorar vedresti,
 E ‘l ciel ridergli a torno e gli elementi:
L’Ore premer l’arena in bianche vesti,
 L’aura incresparle e’ crin distesi e lenti:
Non una, non diversa esser lor faccia,
Come par che a sorelle ben confaccia.
Giurar potresti che dell’onde uscisse
La dea premendo con la destra il crino,
Con l’altra il dolce pomo ricoprisse;
 E, stampata dal piè sacro e divino,
 D’erbe e di fior la rena sì vestisse;
Poi con sembiante lieto e peregrino
 Dalle tre ninfe in grembo fusse accolta,
 E di stellato vestimento involta.
Nel delicato volto della dea è stato supposto il ritratto idealizzato di Simonetta Vespucci, giovane amata platonicamente da Giuliano e morta a ventidue anni nel 1476.

 

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Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1483-1485 ca. Uffizi