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La grande onda di Kanagawa – Hokusai


La grande onda di Kanagawa

 

La grande onda di Kanagawa (神奈川沖浪裏 Kanagawa oki nami ura, lett. “Sotto un’onda al largo di Kanagawa”) è una xilografia in stile ukiyo-e del pittore giapponese Hokusai pubblicata la prima volta tra il 1830 e il 1831. Dimensioni 25,7×37,9 cm.

È la prima e più celebre opera della serie intitolata Trentasei vedute del Monte Fuji (富嶽三十六景 Fugaku sanjūrokkei), oltre a essere la più famosa nel suo genere e una delle immagini più conosciute al mondo.

Di dimensioni 25,7 × 37,9 cm, raffigura un’onda tempestosa che minaccia alcune imbarcazioni al largo di una zona corrispondente all’odierna prefettura di Kanagawa; come in tutte le altre rappresentazioni di questa serie sullo sfondo compare il Monte Fuji. Sebbene venga vista come l’opera che più rappresenta l’arte giapponese, in realtà essa combina in egual misura elementi tradizionali della pittura orientale e caratteristiche tipiche dello stile occidentale. Ottenne immediato successo sia in patria che in Europa, contribuendo alla nascita del giapponismo nella seconda metà del XIX secolo. Dal XX secolo in poi la sua popolarità crebbe ancora diffondendosi tantissimo nella cultura di massa, venendo spesso copiata e parodiata.

Durante la fase di composizione dell’opera, Hokusai si trovava in un periodo della sua vita particolarmente stressante e difficoltoso. Afflitto da gravi problemi economici e tormentato da problemi di salute, dopo la morte della moglie nel 1828 fu costretto a prendersi cura del nipote e accollarsi i suoi debiti: ripercussioni finanziarie che pesarono sulla sua attività per gli anni a venire e, probabilmente, furono il motivo per cui egli decise che il tema principale della serie Trentasei vedute del Monte Fuji sarebbe stato il contrasto tra la sacralità del Fuji e la vita secolare. Prima di giungere al concepimento de La grande onda, considerata la sua opera più conosciuta, Hokusai sperimentò tale concetto già dalle sue prime illustrazioni e stampe, traendo ispirazione dagli elementi tradizionali della pittura giapponese e cinese, come dagli influssi dello stile occidentale.

Hokusai prese ispirazione per la raffigurazione delle onde e del movimento dell’acqua dallo stile shan shui, forma artistica originaria della Cina i cui soggetti più ricorrenti sono montagne, fiumi e cascate. Nei dipinti shan shui, tuttavia, raramente la natura viene raffigurata come forza divina in grado di condizionare la vita umana, e per questo motivo è probabile che le prime illustrazioni di Hokusai risentano soprattutto dell’influenza dello stile giapponese yamato-e (大和絵, in cui la forza dell’acqua e il potere delle onde sono sovente utilizzate per dare risalto agli sforzi umani. Combinando i tratti principali di queste due forme artistiche, Hokusai pubblicò tra il 1822 e il 1823 la serie di miniature Motivi moderni per pettini e pipe (今様櫛雛形 Imayō sekkin hinagata) tra le quali alcune raffigurano il Monte Fuji e le onde, sebbene non ancora in combinazione; in un’altra alcuni pescatori gettano delle reti, mentre le loro oshiokuri-bune sono in balia dei flussi delle onde.

È possibile trovare diverse copie dell’opera conservate in svariati musei del mondo tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, il British Museum di Londra, l’Art Institute of Chicago, la National Gallery of Victoria di Melbourne, la Bibliothèque nationale de France di Parigi, il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, il Museo d’arte orientale di Torino e il Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone di Genova.