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“Dentro Caravaggio”, le opere del genio ritornano a Milano, venti capolavori da scoprire

Caravaggio - Giuditta che taglia la testa a Oloferne (1598-1599)

La Buona Ventura di Caravaggio

In occasione dell’anniversario della sua nascita, dal 29 settembre a Palazzo Reale un’esposizione che raccoglie circa 20 opere di Michelangelo Merisi provenienti dai musei più famosi del mondo

Caravaggio – Salomè con la testa del Battista

Svelare i segreti delle opere di Michelangelo Merisi: è questo lo scopo della mostra “Dentro Caravaggio”, che apre i battenti a Palazzo Reale il 29 settembre, giorno in cui ricorre l’anniversario di nascita dell’artista. Con oltre 20 opere provenienti dai musei più importanti del mondo, Milano si prepara a celebrare il controverso pittore a cui ha dato i natali nel 1571. Sono già previste oltre 60mila presenze e la mostra resterà aperta fino al 28 gennaio 2018.

Riposo durante la fuga in Egitto (Caravaggio)


La mostra

“Dentro Caravaggio” mira a celebrare l’artista che più di ogni altro ha influenzato la scena pittorica del Seicento, nonostante la sua intensa attività sia durata poco meno di 15 anni. La scelta del titolo è dovuta al fatto che a Palazzo Reale verranno esposti anche i risultati dell’indagine diagnostica iniziata sulle 22 tele conservate a Roma nel 2009, e poi estesa ad altri 13 lavori presenti nei musei di tutto il mondo. A svolgere queste delicate operazioni è stato un pool di tecnici, che ha lavorato in collaborazione con il gruppo Bracco, sponsor tecnico ed economico dell’iniziativa. La mostra, curata da Rossella Vodret, affiancata da un comitato scientifico presieduto da Keith Christiansen, vuole raccontare da una prospettiva nuova gli anni della florida produzione artistica di Caravaggio, proprio attraverso le indagini e le nuove ricerche documentarie, che gettano una nuova luce sulla cronologia delle opere giovanili. Ciò è stato reso possibile grazie a nuovi dati emerse dai documenti analizzati da questa squadra di tecnici. Ma un contributo fondamentale è arrivato anche dai risultati delle analisi scientifiche, che da diversi anni rappresentano un’arma importante per la ricerca nella storia dell’arte e del restauro. Per la prima volta, le tele dell’artista saranno affiancate da immagini radiografiche, tramite cui il pubblico potrà scoprire il percorso stilistico di Caravaggio attraverso diversi apparati multimediali. In questo modo, sarà possibile ripercorrere la storia del dipinto, dall’idea alla realizzazione finale.

Flagellazione di Cristo (Caravaggio)

I musei e le opere

Tra i prestiti più prestigiosi ricevuti dall’estero ci sono “Sacra famiglia con San Giovannino” dal Metropolitan Museum of Art di New York; “Salomé con la testa del Battista” dalla National Gallery di Londra; “San Francesco in estasi” dal Wadsworth Atheneum of Art di Hartford; “Marta e Maddalena” dal Detroit Institute of Arts di Detroit; “San Giovanni Battista”, dal Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City; e “San Girolamo” dal Museo Montserrat, di Barcellona. Tra i poli museali e le collezioni italiani che hanno contribuito a costruire “Dentro Caravaggio” ci sono la Galleria degli Uffizi, il Palazzo Pitti e la Fondazione Longhi di Firenze. Ma anche la Galleria Doria Pamphilj, i Musei Capitolini, la Galleria Nazionale d’Arte Antica-Palazzo Corsini, la Galleria Nazionale d’Arte Antica-Palazzo Barberini di Roma, il Museo Civico di Cremona, la Banca Popolare di Vicenza e il Museo e Real Bosco di Capodimonte, nonché le Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos, Napoli.

Michelangelo Merisi da Caravaggio – San Giovanni Battista, 1603

L’artista

Nato proprio a Milano il 29 settembre 1571, Caravaggio ha trovato nel capoluogo lombardo anche la consacrazione da parte degli storici dell’arte, nel Novecento, grazie agli studi di Roberto Longhi. Fu questo esperto a organizzare nel 1951 la prima mostra, definita “epocale”, dedicata all’artista a Palazzo Reale. In occasione di “Dentro Caravaggio”, saranno consultabili anche alcuni documenti, provenienti dall’Archivio di Stato di Roma e di Siena, che aggiungono nuovi dettagli alla vicenda umana e artistica di Michelangelo Merisi. Infatti, le nuove scoperte fatte dagli studiosi nell’analisi di questi carteggi e delle opere giovanili, hanno permesso di inquadrare in un modo nuovo e più ricco la cronologia dei primi anni romani. A tutt’oggi mancano informazioni sul suo apprendistato svolto da Simone Peterzano nel 1588. La sua apparizione a Milano è datata invece 1592, quando il suo nome appare in un atto notarile. Anche l’arrivo a Roma di Caravaggio è un mistero a tutt’oggi irrisolto. I documenti ad oggi acquisiti recano tracce della sua presenza nella capitale all’inizio del 1596, ma Ferdinando Bologna, nel Dizionario biografico degli italiani, fa risalire l’arrivo del pittore al 1592. Che cosa sia successo, dunque, tra quell’anno e il 1610 (momento della sua morte, avvenuta a Porto Ercole) resta ancora un mistero irrisolto.

Caravaggio – Martirio di Sant’Orsola, 1610

L’interesse attorno all’intensa vita di Caravaggio continua a smuovere non solo il mondo dell’arte, ma anche quello del cinema. Infatti, lo scorso 21 settembre Sky e Magnitudo film hanno annunciato la produzione di un lungometraggio dedicato proprio al pittore milanese, sicuramente tra i più controversi della storia dell’arte mondiale. Il film “Caravaggio. L’anima e il sangue” sarà anche tra i primi lavori in Italia ad essere girato in 8K: arriverà nelle sale all’inizio del 2018.

Caravaggio – Giuditta che taglia la testa a Oloferne (1598-1599)

Fonte: Sky Tg24