“Mia feroce amica”: lettera di Auguste Rodin a Camille Claudel e il loro folle amore
Da questa lettera Rodin ci fa capire la sua disperazione per avere scelto la moglie, la donna che non amava, la compagna di una vita, una donna rozza e poco acculturata, a differenza di Camille. Quando la relazione fra Rodin e l’allieva diventa insostenibile la rottura diventa inevitabile, perché perseguitato dal terrore di poter dare scandalo se avesse scelto l’amore di Camille. Con il tempo, Camille, comincia a soffrire di ossessioni finché le sue condizioni mentali peggiorano drasticamente e nel 1913 viene internata in un manicomio, dove rimane fino alla morte.
Il rapporto fra i due testimonia un amore folle, puro, che richiedeva il coraggio di rischiare. Rodin lascia affondare Camille nei suoi dolori, nella sua struggente solitudine, dalla quale non riuscirà mai a trovare la salvezza.
Un rapporto viscerale che distruggerà due persone ma creerà due grandissimi artisti.