Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Poesia

“L’estasi”, poesia di John Donne

Amore (Klimt): dettaglio dei volti centrali

“L’estasi”, poesia di John Donne

Amore (Klimt): dettaglio dei volti centrali

Amore (Gustav Klimt): dettaglio dei volti centrali, 1895

L’estasi
di
John Donne

 

Dove, come un guanciale sopra un letto,

la pregna riva s’alza a riposare

la viola da capo reclinato,

posammo noi, l’uno cuore dell’altro.

Le nostre mani salde, cementate

Da un balsamo tenace che ne sgorga,

i raggi degli sguardi s’incrociavano,

gli occhi infilando su di un refe doppio.

Così per ora innestare le mani

Fu tutto il nostro modo d’esser uno

E concepire immagini negli occhi

Fu nostra sola moltiplicazione. […]

Così quando l’amore una con l’altra

due anime interanima, quell’unica

anima più compiuta che ne sgorga

vince sulle mancanti solitudini.

E noi che siamo questa nuova anima,

sappiamo ormai di che siamo composti,

ché gli atomi da cui crescemmo sono anime

da mutamento intoccabili.

Ma ahimè, perché così a lungo e tant’oltre

negarci ai nostri corpi?

Se anche non noi, pure sono nostri. Noi

siamo le intelligenze, essi la sfera. 

Dobbiamo loro grazie, ché per primi

così ci avvicinarono e a noi

cedettero le forze e i sensi loro,

lega, e non scoria, noi.

Non influisce il Cielo sull’uomo se dapprima

nell’aria non lo imprima, sicché l’anima

possa fluir nell’anima, seppure

prima al corpo ripari.

Come il sangue s’ingegna a generare

spiriti quanto può simili ad anime

(ché tali dita debbono annodare

quel fine nodo che ci rende umani)

così debbono scendere le anime

che puri amanti a facoltà e affetti

che il senso possa cogliere e apprendere,

o giacerà in catene un grande principe.

Ai corpi dunque ci volgiamo, che i deboli

Possano contemplare rivelato l’amore:

i misteri d’amore crescono nelle anime

ma il nostro corpo è il libro dell’amore.

E se un amante, uno come noi,

udisse questo dialogo a una voce,

ci osservi: poco ci vedrà mutare

quando ritorneremo ai nostri corpi.

John Donne, Poesie amorose Poesie teologiche