L’Amore del Nulla
Cuore incupito, un tempo solevi essere pugnace:
Speranza, che spronava infiammando il volere,
non ti cavalca più. Sdraiati, non temere,
vecchio cavallo, di balzi ormai incapace:
Rassegnati, cuor mio: nel sonno inerte giaci.
Spirito vinto e affranto, tu vecchio rapitore,
amor più non ti punge, né più la discussione.
Addio, nenie di flauti, addio, canti di ottoni.
Piaceri, non tentate questo avvilito cuore!
L’amata Primavera ha perduto il suo odore.
Ecco, il Tempo m’inghiotte pur che un istante volga,
come alta neve un gelido corpo in cammino. Miro
dall’alto il globo compiere lentamente il suo giro,
ma non cerco un rifugio che conforto mi porga.
Se scende una valanga, mi trascini e travolga!
Charles Baudelaire – Da: “I fiori del male”, 1861
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