Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Poesia

“La voce a te dovuta” ~ Poesia di Pedro Salinas

Black & white picture of s couple kissing

Black & white picture of s couple kissing

Il modo tuo d’amare
è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sono offrirmi le labbra
perché sia io a baciarle.
Mai parole, abbracci
mi diranno che esistevi,
che mi amavi: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi:
ma tu, tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardarti, senza toccarti:
non debba mai scoprire
con domande o carezze
l’immensa solitudine d’amarti solo io.

Io non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Vorrei essere sabbia,
sole,
in estate!
Vorrei che ti stendessi su me
riposata a riposare.
Che lasciassi il tuo corpo andandotene,
impronta morbida, tiepida, incancellabile.
E che con te, su te,
se ne andasse il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone,
bruno.
Ah, come vorrei essere
vetro, seta, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo
qui,
nato tremila chilometri lontano!
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi ogni giorno,
che vedi senza guardare
intorno a te,
essere le cose
– collana, profumo, seta antica –
che quando ti mancano
ti chiedi: “Ah, ma dov’è?”
Ah come vorrei essere
un’allegria fra tutte,
una sola,
l’allegria che ti fa allegra!
Un amore, un solo amore:
l’amore di cui ti innamori

Ma
non sono più di quello che sono.

Pedro Salinas, trad. Natàlia Castaldi