Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Poesia

“Il canto di Iperione sul Destino” poesia di Friedrich Hölderlin

"Apollo e Dafne" di John Williams Waterhouse, 1908. Collezione privata.

"Apollo e Dafne" di John Williams Waterhouse, 1908. Collezione privata.

“Apollo e Dafne” di John Williams Waterhouse, 1908. Collezione privata.

Il canto di Iperione sul Destino   

    Circonfusi di luce, 
per morbide plaghe,
voi vi aggirate lassú,
Numi beati!
E vi disfiorano
le fulgide brezze celesti
lievi
come musiche dita
le sacre corde dell’arpa.

    Non oppressi dal Fato
respiran gli Dei
col dolce respiro
del tenero bimbo nel sonno.
In umile boccio raccolta,
immacolata,
eternamente fiorisce
l’anima loro:
e gli occhi beati
guardano sereni
in una imperitura chiarità.

    Ma la sorte, ai mortali,
destina
non trovar pace
in verun luogo, mai.
Scompaiono
cadendo ciechi
da un’ora nell’altra,
com’acqua montana scagliata
di rupe in rupe
pel corso degli anni
verso l’Ignoto
laggiú.

Friedrich Hölderlin

(Traduzione di Vincenzo Errante)

da “Liriche sulle sorti umane nel mondo”, in “Vincenzo Errante, La lirica di Hoelderlin”, Vol. I, Riduzione in versi italiani, Sansoni, 1943