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Attalità

Venezia, Daspo per i turisti maleducati: “espulsioni” per 48 ore

Venezia

Cafoni a Venezia, Daspo dappertutto

Venezia, Daspo per i turisti maleducati: “espulsioni” per 48 ore

Venezia

Venezia sceglie il pugno duro a suon di daspo per combattere il turismo invadente e cafone ma anche chi effettua lavori irregolari e molesti per il viaggiatore. La giunta comunale lagunare ha varato un provvedimento, ora sottoposto all’approvazione del consiglio municipale, che vuole porre un freno all’occupazione del suolo pubblico, al sudiciume e alla mancanza di decoro nel centro storico, passando per la tutela dell’incolumità e della fruibilità urbana e la sicurezza.
Il regolamento multa da 100 a 300 euro chi assumerà «condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione delle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano».

A essere colpiti sono i tanti facchini abusivi, per esempio, che costringono letteralmente i turisti a servirsi di loro per trasportare i bagagli dal treno alla stazione in cambio di somme sostanziose. O quelli che “catturano” i bagagli degli ospiti e contro la loro volontà li trasportano oltre il Ponte di Calatrava, per compiere il tragitto tra il terminal di piazzale Roma e la stessa stazione dei treni. I colpevoli colti sul fatto verranno allontanati dalla città per 48 ore. In caso di reiterazione del reato il questore può decidere di allungare ulteriormente i tempi dell’allontanamento fino a 6 mesi.

Ma il cambio di marcia riguarda soprattutto i comportamenti tenuti in città: non saranno più tollerati turisti che usano le calli come latrine a cielo aperto o quelli che si siedono a terra facendo i pic nic intralciando la circolazione. Stop, poi, a chi usa contenitori di vetro, ceramica e terracotta al di fuori dei plateatici, chi si sdraia per terra sui gradini dei ponti e dei portici monumentali. Con il provvedimento si cerca inoltre di mettere la parola fine alla moda dei tuffi in laguna; non saranno tollerati neppure i pediluvi in acqua o l’utilizzo delle tavole da surf per le bravate acrobatiche nelle aree allagate dalle acque alte.

Divieto anche alla consumazione di alcolici dalle 19 della sera alle 8 del giorno successivo al di fuori dei plateatici e comunque oltre 5 metri dal perimetro del locale. Venezia dice basta anche ai festeggiamenti che comportino il disturbo della quiete pubblica, compresi gli addii al nubilato e le lauree, ma anche a chi svolge mestieri girovaghi e abusivi come fotografi, «maschereri», arrotini e lustrascarpe.
Fonte: Il Secolo XIX