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Arte

“Vaso con iris” ~ Vincent Van Gogh

"Vaso con iris" di Vincent Van Gogh

Il dipinto, Vaso con iris,  fu realizzato mentre il pittore Vincent Van Gogh, si trovava ricoverato presso il manicomio di Saint – Rémy nel maggio del 1890 ed è custodito al Metropolitan Museum of Art di New York.

“Attualmente seguito a stare meglio […] Ho in progetto […] due quadri rappresentanti due bouquet di fiori di giaggiolo violetti, uno contro un fondo rosa in cui l’effetto è dolce e armonioso […] Al contrario l’altro (che arriva fino al carminio e al blu di prussia puro) è completamente differente; i fiori si staccano su un fondo giallo cedro squillante, con altri toni di giallo sul vaso e sullo zoccolo: è un effetto di complementari terribilmente disparati che si esaltano per la loro opposizione” (lettera a Theo 633, maggio 1890).

“Vaso con iris” di Vincent Van Gogh, 1890; Olio su tela (73.7 x 92.1 cm)


Così Vincent descriveva l’opera prima ancora di eseguirla. Il passo è doppiamente significativo: da un lato perché descrive quali fossero le intenzioni pittoriche che stavano alla base dell’opera; dall’altro perché illumina sul modo di procedere di Van Gogh. Nonostante l’artista si definisse un “passionale” e realizzasse i propri dipinti di getto, alla loro base c’era una fase di elaborazione mentale. Nel momento in cui si avvicinava alla tela, egli aveva già perfettamente in mente il risultato che voleva ottenere.

Van Gogh si era cimentato per la prima volta a Parigi con le nature morte floreali, ispirandosi alle opere del pittore romantico Monticelli; successivamente, ad Arles, con la serie dei Girasoli, aveva completamente rivoluzionato il genere. Il Vaso con iris, si colloca su questa linea. Nel dipinto l’artista riesce a catturare l’esuberanza della natura: i tralci, a malapena costretti dentro il vaso, sembrano possedere una propria vitalità, i fiori si accavallano l’un l’altro e il mazzo si apre in tutte le direzioni. Sul piano cromatico, Vincent ottiene pienamente l’effetto cercato. I colori “cantano” e il loro accordo violento, appena smorzato dai tre gruppi di lunghe foglie verdi, diventa sinfonia.