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Arte

“La Merlettaia” di Jan Vermeer

La Merlettaia di Jan Vermeer

Il dipinto La Merlettaia, realizzato da Jan Vermeer, rappresenta un vero e proprio capolavoro apprezzato anche da artisti a lui contemporanei. Jan Vermeer fu, infatti, uno degli autori più falsificati del mondo dell’arte.

Jan Vermeer, La Merlettaia, olio su tela, 1669-1670 cm 24 x 21. Parigi, Musée du Louvre

La Merlettaia è il più piccolo dipinto a olio su tela (23,9×20,5 cm), realizzato nel 1669 circa, del pittore olandese Jan Vermeer.

L’opera rappresenta una fanciulla che, con molta attenzione, si dedica all’arte del ricamo. Il tema del pizzo e del ricamo, più volte raffigurato nei dipinti olandesi, incarna tradizionalmente le virtù domestiche femminili. Il piccolo libro che vediamo in primo piano è sicuramente una Bibbia, sottolineando l’interpretazione morale e religiosa del lavoro. Gli interni che la circondano sono spogli e privi di dettagli, quasi a voler far risaltare la figura.

Dettaglio

Dettaglio

I dipinti con immagini di vita domestica diventarono molto frequenti specialmente dopo il trattato di Münster del 1648. Secondo Simon Schama, la cultura olandese del XVII secolo viveva profondamente il conflitto tra casa e mondo: la casa è il sancta sanctorum dei valori autentici, il rifugio contro le incursioni del mercato. E così, anche i lavori d’ago, da sempre considerati una occupazione femminile, diventavano anch’essi mezzo di elevazione morale contro la dissoluzione dei costumi. Maarten van Heemskerck, ad esempio, nel Ritratto di Anna Codde utilizzò la conocchia per caratterizzare la rappresentazione di una costumata signora, secondo quel passo dei Proverbi di Salomone, tanto spesso citato nei trattati sulla santità del matrimonio fino agli inizi dell’era moderna: la donna virtuosa «si procura lana e lino, stende la sua mano alla conocchia e gira il fuso con le dita».

Il dipinto apparve per la prima volta all’asta Dissius nel 1696 ad Amsterdam, anche se primo proprietario è ritenuto Pieter Van Ruijven, da cui Dissius lo ereditò. Passò poi a vari proprietari olandesi; alla fine divenne parte della collezione di Dirk Vis Blokhuyzen, che alla sua morte lasciò dipinti, disegni e libri alla città di Rotterdam, in cambio di una somma di denaro per gli eredi. Il Museo Boijmans non riuscì tuttavia a mettere insieme la somma necessaria all’acquisto della collezione, che fu pertanto messa all’asta a Parigi nel 1870; il dipinto fu acquistato dal collezionista Eugène Feral, e due mesi dopo ceduta al Louvre, con un profitto di circa 2.000 franchi. È stato il primo lavoro di Vermeer acquisito da una collezione pubblica francese.

La data di creazione è incerta, alcune fonti dicono 1644, 1664 o 1669. Attualmente le stime più accreditate indicano il 1669 e anche il 1670: si tratta, in ogni caso, di un lavoro maturo dell’autore.

Curiosità: questo capolavoro pittorico ha ispirato nel 1977 un capolavoro cinematografico, La Merlettaia (La Dentelliere) del regista svizzero Claude Goretta, che diede inizio alla luminosissima carriera della sua protagonista, una giovanissima Isabelle Huppert.