La lista della spesa di Michelangelo è un manoscritto redatto da Michelangelo Buonarroti conservato nel Museo Casa Buonarroti a Firenze.
Il documento è datato 1518 ed è stato redatto sul retro di una lettera, in cui Michelangelo elenca tutti i prodotti di sua necessità per il suo servitore, realizzando a fianco del nome un piccolo schizzo del prodotto, presumendo che il suo servo fosse analfabeta.
Il documento permette di identificare l’artista nella sua quotidianità, lontano dai capolavori e dai testi che ne glorificano le capacità artistiche, ma da cui non si separa.
- pani dua, due pagnotte di pane
- un bochal di vino, una caraffa di vino
- una aringa, un’aringa
- tortegli, tortelli
- una insalata, un’insalata
- quatro pani, quattro pagnotte
- un bochal di tondo, un boccale di vino corposo
- un quartuccio di bruscho, un quartino di vino secco
- un piatello di spinaci, un piatto di spinaci
- quatro alice, quattro alici
- tortelli, tortelli
- sei pani, sei pagnotte
- dua minestre di finochio, due minestre di finocchio
- una aringa, un’aringa
- un bochal di tondo, un boccale di vino corposo
Si può considerare l’antenato del moderno menù, soprattutto perché quelli antichi nacquero in ambiente aristocratico con lo stesso intento: far agevolmente capire ai garzoni e ai cuochi (sovente illetterati) i desideri dei loro padroni.