Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Arte

La lista della spesa disegnata da Michelangelo nel 1518

La lista della spesa (illustrata) scritta da Michelangelo nel 1518

La lista della spesa disegnata da Michelangelo

La lista della spesa di Michelangelo è un manoscritto redatto da Michelangelo Buonarroti conservato nel Museo Casa Buonarroti a Firenze.

Il documento è datato 1518 ed è stato redatto sul retro di una lettera, in cui Michelangelo elenca tutti i prodotti di sua necessità per il suo servitore, realizzando a fianco del nome un piccolo schizzo del prodotto, presumendo che il suo servo fosse analfabeta.

Il documento permette di identificare l’artista nella sua quotidianità, lontano dai capolavori e dai testi che ne glorificano le capacità artistiche, ma da cui non si separa.

La lista della spesa (illustrata) scritta da Michelangelo nel 1518



 

  • pani dua, due pagnotte di pane
  • un bochal di vino, una caraffa di vino
  • una aringa, un’aringa
  • tortegli, tortelli
  • una insalata, un’insalata
  • quatro pani, quattro pagnotte
  • un bochal di tondo, un boccale di vino corposo
  • un quartuccio di bruscho, un quartino di vino secco
  • un piatello di spinaci, un piatto di spinaci
  • quatro alice, quattro alici
  • tortelli, tortelli
  • sei pani, sei pagnotte
  • dua minestre di finochio, due minestre di finocchio
  • una aringa, un’aringa
  • un bochal di tondo, un boccale di vino corposo

Si può considerare l’antenato del moderno menù, soprattutto perché quelli antichi nacquero in ambiente aristocratico con lo stesso intento: far agevolmente capire ai garzoni e ai cuochi (sovente illetterati) i desideri dei loro padroni.

Daniele da Volterra, Ritratto di Michelangelo