Non ha un nome ufficiale, ma è stato soprannominato “Lo stagno di Monet”. Il perché è facile capirlo: la somiglianza con i dipinti del ciclo “Le ninfee” del pittore impressionista francese (circa 250 lavori) è notevole. I visitatori che si spingono fino a questo tempio shintoista incastonato tra le montagne che circondano la cittadina di Seki, nella prefettura giapponese di Gifu, restano incantati dalle acque cristalline attraverso le quali è possibile vedere i pesci dai colori sgargianti che lo abitano. Gigli e ninfee dalle diverse tonalità punteggiano le acque, che devono la loro limpidezza a quelle dei torrenti di montagna che attraversano la zona.
Un angolo di meraviglia in Giappone dal sapore impressionista. Una certa somiglianza con il “ciclo delle ninfee” del celebre pittore francesce Claude Monet è valsa al piccolo stagno giapponese, malgrado il titolo non risulti ufficiale, il soprannome di “Stagno di Monet“.
Si tratta di uno specchio d’acqua presente a Seki, nella Prefettura di Gifu (Giappone), dove la natura si è divertita a creare un’atmosfera simile a quella che poteva essere ammirata dal pittore francese nel proprio giardino, all’interno della villa di Giverny, a cui Monet dedicò la bellezza di circa 250 opere.
Lo “Stagno di Monet” si trova sulle montagne di Seki lungo la via che porta all’antico Santuario di Itadori. Nelle sue acque possono essere ammirate stupende ninfee, come quelle ritratte da Monet nel suo giardino di Giverny, ma anche carpe e altri variopinti esemplari di pesci.
Senza dimenticare le acque cristalline, che dello stagno di Seki rappresentano il prezioso tema di fondo. Un piccolo esempio di natura incontaminata e bellissima, alimentato da torrenti di montagna e dalle stesse cime isolato e protetto.
La sua bellezza pittoresca lo ha reso così famoso e i visitatori arrivano da tutte le parti del mondo per vederlo!
Fonte Video: https://www.youtube.com/channel/UC9Q3Z5SudK2JIwhYCXWDpvw