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È morta Agnes Varda. Maestra della Nouvelle Vague

La decana del cinema francese aveva 90 anni. All’ultimo festival di Berlino il suo doc ‘Varda par Agnès’, l’anno prima il lavoro a quattro mani con l’artista JR. È stata la prima donna a ricevere nello stesso anno Oscar alla carriera e nomination per un suo lavoro.

Agnes Varda con il suo Oscar alla carriera

L’inconfondibile pettinatura a due colori, la straordinaria forza vitale che a novant’anni la portava in ogni parte del globo per realizzare e promuovere i suoi film, è morta la cineasta Agnès Varda, decana del cinema francese e tra le prime donne registe. Aveva 90 anni, ne dà notizia la famiglia.

Pioniera e protagonista della Nouvelle Vague, unica donna nel club molto maschile accanto a Truffaut e Godard,  Agnès Varda era nata a Ixelles, un comune alle porte di Bruxelles, nel 1928. Fotografa al Théatre National Populaire di Jean Vilar, aveva esordito nel 1954 con il mediometraggio La Pointe-Courte (montato da Alain Resnais e con un giovanissimo Philippe Noiret). Regista portata a un modo di fare cinema intimo e personale, elegante e raffinato, Agnès Varda nella sua produzione di finzione ha spesso raccontato le complessità dell’animo femminile e dei rapporti di coppia, tanto da essere stata definita da parte della critica “la prima regista femminista”. Di questa produzione fanno parte Cleo dalle 5 alle 7, Il verde prato dell’amore, Senza tetto né legge con una giovanissima Sandrine Bonnaire, Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia.

Parallelamente continua a girare documentari, quello sulle Black Panthersdedicato al processo agli esponenti delle Pantere Nere, Mur Murs sulla street art.  Dopo la morte del marito, il regista Jacques Demy avvenuta nel 1990, Varda gira tre film in suo onore Garage Demy, Les demoiselles ont eu 25 anse L’univers de Jacques Demy, il primo un film di finzione, gli altri documentari.

È stata la prima donna a ricevere l’Oscar alla carriera ed essere candidata all’Academy Award nello stesso anno per il suo doc Visages Villages. La regista belga si è imbarcata in un viaggio straordinario insieme allo street artist e fotografo francese JR (classe 1983, 55 anni di differenza) e a bordo del suo furgone – macchina fotografica hanno attraversato i paesi della provincia francese a caccia di storie straordinarie nella loro normalità: minatori, cameriere di bar, scaricatori di porto, operai, un’allevatrice di capre, un artista clochard con un risultato straordinario. Al festival di Berlino di quest’anno è stato poi presentato il suo ultimo lavoro, Varda par Agnès – Causerie, una sorta di autobiografia in forma di documentario.

di CHIARA UGOLINI, da Repubblica.it