Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Arte

Donna seduta in calze viola (Sitzende Frau mit violetten Strümpfen) – Egon Schiele

Egon Schiele (1890-1918), Donna seduta in calze viola, 1917, Acquerello

Egon Schiele (1890-1918), Donna seduta in calze viola, 1917, Acquerello

Eseguita nel 1917, Sitzende Frau mit violetten Strümpfen è una delle opere su carta più compiute del periodo maturo di Schiele. Sebbene non raffigurata nuda, la donna emana un appeal erotico palpabile, espresso attraverso gli indumenti intimi che rivelano le braccia e parte delle gambe, la sua posa sicura, i capelli fulvi e lo sguardo sognante.

Il lavoro di Egon Schiele ha un posto fondamentale nella relazione tra arte ed erotismo. Le sue modelle nude sedevano spesso in pose esplicite, come in Sitzende Frau mit violetten Strümpfen  in cui la modella si masturba davanti allo spettatore.

Con gli occhi spalancati, la modella guarda provocatoriamente lo spettatore. A differenza dei primi disegni sessualmente espliciti di Schiele dei suoi anni adolescenziali, il grande risultato di questo lavoro è il modo in cui l’artista ha combinato una resa più morbida della figura e un senso quasi classico di bellezza, con la risonanza erotica associata ai suoi nudi.

La donna in calze viola occupa l’intera superficie dell’immagine. La sua presenza fisica è così dominante che la testa sembra estendersi oltre il bordo del quadro, come per suggerire che il soggetto occupa lo spazio dello spettatore piuttosto che essere confinato sul piano dell’immagine.

I disegni erotici di Schiele, insieme alle accuse – rivelatesi infondate – di aver sequestrato e sedotto una minorenne, lo portarono addirittura a un breve arresto nel 1912.