Antonio Vivaldi
Le quattro stagioni “La Primavera”
1) Allegro
2) Largo
3) Allegro
Nell’Allegro iniziale il compositore si preoccupa di creare una atmosfera di festosità: quella delle prime giornate primaverili, balsamo vivificatore dopo il freddo sofferto nel lungo inverno.
Il Largo ha inizio con due descrizioni che si svolgono simultaneamente: una melodia ampia di sapore corelliano con cui i violini ricordano il dolce sonno del capraro, e un brusio per rammentare il mormorio delle fronde.
Il terzo tempo è di nuovo un Allegro e descrive una danza pastorale ben ritmata, che non manca di ricordare la festosa apparizione, voluta dal poeta, di ninfe e di pastori.
Sonetto La primavera
Giunt’è la Primavera e festosetti
la salutan gl’augei con lieto canto,
e i fonti allo spirar de’ Zeffiretti
con dolce mormorio scorrono intanto:
vengon coprendo l’aer di nero manto e lampi,
e tuoni ad annuntiarla eletti
indi tacendo questi, gl’augelletti
tornan di nuovo al loro canoro incanto:
e quindi sul fiorito ameno prato
al caro mormorio di fronde e piante
dorme ‘I caprar col fido can a lato.
Di pastoral zampogna al suon festante
danzan ninfe e pastor nel tetto amato
di primavera all’apparir brillante.