Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Musica

Antonio Vivaldi – Concerto in mi maggiore per violino e orchestra “La primavera”, op. 8 n. 1, RV 269

Cd. Flora
L’affresco, in III stile pompeiano, databile attorno al 15 – 45 d.C, fu rinvenuto nel 1759 nel cubiculum (stanza da letto) della Villa di Arianna, presso l’antica Stabiae

Antonio Vivaldi
Le quattro stagioni “La Primavera”
1) Allegro
2) Largo
3) Allegro

 

Nell’Allegro iniziale il compositore si preoccupa di creare una atmosfera di festosità: quella delle prime giornate primaverili, balsamo vivificatore dopo il freddo sofferto nel lungo inverno.

Il Largo ha inizio con due descrizioni che si svolgono simultaneamente: una melodia ampia di sapore corelliano con cui i violini ricordano il dolce sonno del capraro, e un brusio per rammentare il mormorio delle fronde.

Il terzo tempo è di nuovo un Allegro e descrive una danza pastorale ben ritmata, che non manca di ricordare la festosa apparizione, voluta dal poeta, di ninfe e di pastori.

Cd. Flora
L’affresco, in III stile pompeiano, databile attorno al 15 – 45 d.C, fu rinvenuto nel 1759 nel cubiculum (stanza da letto) della Villa di Arianna, presso l’antica Stabiae


Sonetto La primavera

Giunt’è la Primavera e festosetti
la salutan gl’augei con lieto canto,
e i fonti allo spirar de’ Zeffiretti
con dolce mormorio scorrono intanto:

vengon coprendo l’aer di nero manto e lampi,
e tuoni ad annuntiarla eletti
indi tacendo questi, gl’augelletti
tornan di nuovo al loro canoro incanto:

e quindi sul fiorito ameno prato
al caro mormorio di fronde e piante
dorme ‘I caprar col fido can a lato.

Di pastoral zampogna al suon festante
danzan ninfe e pastor nel tetto amato
di primavera all’apparir brillante.