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“I Musici” di Caravaggio fino al 16 luglio a Palazzo Zevallos, Napoli

I musici di Caravaggio

Centinaia le persone in coda a Palazzo Zevallos, su via Toledo, per ammirare i “Musici” di Caravaggio. La coda per quasi tutto il giorno va dall’ingresso fino al palazzo del Banco di Napoli, per oltre dieci metri. Il capolavoro del maestro lombardo arriva in mostra a Napoli, direttamente dal Metropolitan Museum di New York. Sarà possibile ammirarlo fino al 16 luglio. L’allestimento, curato dall’architetto Lucia Anna Iovieno,  è stato inaugurato sabato, con ingresso gratuito in occasione dello Sky Arte Festival.

Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Palazzo Zevallos Stigliano, su via Toledo, ospitano dal 6 maggio al 16 luglio, I Musici, in prestito dal Met, il Metropolitan Museum di New York. Una mostra che segna il terzo appuntamento della rassegna “L’Ospite illustre”, il programma di scambi con importanti musei italiani e stranieri che ha visto in precedenza l’esposizione del celebre Ritratto d’uomo di Antonello da Messina (giunto da Palazzo Madama a Torino) e l’Arlequin au minori di Picasso (direttamente dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid). Il capolavoro di Caravaggio rimarrà a Napoli per poco più di due mesi, con un allestimento curato dall’architetto Lucia Anna Iovieno. Da ieri, invece, al Met è approdato Il Martirio di Sant’Orsola, la tela più preziosa di Palazzo Zevallos, l’ultimo dipinto del maestro lombardo, datato 1610, in prestito fino al 30 giugno.

I Musici, realizzati nel 1595, consentono di approfondire sul primo periodo romano del Merisi e sull’attività al servizio del cardinale Francesco Maria Del Monte, il mecenate che lo scoprì e ospitò nella sua residenza capitolina, il futuro Palazzo Madama.

L’olio su tela rappresenta quattro figure di giovani suonatori in concerto. Per dirla con le parole del 1642, scritte dal pittore Giovanni Baglione, era “una musica di alcuni giovani ritratti dal naturale, assai bene”. La scena è ricollegata direttamente all’entourage del cardinal Del Monte, melomane ed esperto di partiture, che spesso teneva o ospitava concerti a casa sua. Se il suonatore di cornetto nella scena è da tutti considerato un autoritratto di Caravaggio, è probabile che anche i lineamenti del liutista si rifacciano ad un personaggio reale. ”.

Praticamente, un’allegoria di Musica e Amore, qui rappresentato dal Cupido sul lato sinistro, che regge un grappolo d’uva. In particolare, Cesare Ripa, autore della celebre “Iconologia”, pubblicata nel 1593, insiste sul particolare del grappolo, “perché la musica fu trovata per tener gli animi allegri come fa il vino”. L’esame radiografico ha rivelato i particolari dell’intervento pittorico: per il liutista, è stato completato per primo il braccio destro, mentre la camicia e la sciarpa sono state mosse da un panneggio più deciso. Un’iscrizione in giallo, sull’angolo basso destro riportava con caratteri maiuscoli il nome Caravaggio, poi coperto da successivi ritocchi. Smentita infine da più critici, o quantomeno ritenuta infondata, l’interpretazione a tematica omosessuale della scena, nonostante la carica sensuale di ogni personaggio ritratto.

Orari d’apertura: da martedì a venerdì, 10-18, sabato e domenica 10-20. Biglietto 5 euro.