Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere (Bertolt Brecht)

Poesia

«Il desiderio mi brucia» poesia di Cesare Pavese

Foto di Lee Miller

Foto di Lee Miller

Foto di Lee Miller

Il desiderio mi brucia
il desiderio di cose belle
che ho viste e non vissute.
Il desiderio mi brucia
ed impera ardente e solo
nel mio cuore e nel mio cervello.
     Desidero tante cose
che ho viste in trasparenza
di musica fiori e profumi.
     Di luci e di brusii strani
che avvicinano l’anima alla poesia.

     Che è questa voce?
È il mio violino che canta
(Strano. Eppure io non ci sono!)
E questa vertigine insolita?
È quella che provo quando La vedo.
Tutto pare uno strano capogiro di febbre
pieno di tanti frantumi di cristallo
che scintillano e tintinnano
tintinnano, tintinnano e scintillano…
… ed in questa vertiginosa ridda
ancora la vedo, bella e quasi assente
immensamente bella
ma lontana…
                        … lontana…
                        … lontana…
… come la musica…
… come l’inebriante profumo…
… come le luci che ora sono
nel silenzio spente.

Cesare Pavese

[8 marzo 1929]

da “Prima di «Lavorare stanca » (1923-1930)”, in “Cesare Pavese, Le poesie”, Einaudi, Torino, 1998